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- Luglio 2024
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INTEGRATORE ALIMENTARE IN CAPSULE O COMPRESSE?
prima di assumere un integratore alimentare, vi siete mai chiesti se assumere quelli in compresse o in capsule? Analizziamo insieme Vantaggi e Svantaggi delle due formulazioni, in modo tale che la scelta sia più consapevole e adatta alle proprie esigenze!

INDICE
-La forma: fattore di qualità da non sottovalutare
-Quali sono le più sicure?
-Perché anche le capsule non sono tutte uguali ?
La forma: fattore di qualità da non sottovalutare
Oggi c’è molto interesse verso il mondo degli integratori e proprio a causa della crescita di interesse la loro offerta sul mercato è cresciuta in modo esponenziale. Destreggiarsi nella scelta dell’integratore giusto ed efficace, però, non è facile come sembra.
Non tutti sanno, infatti, che uno dei fattori che incide sulla loro qualità ed efficacia è la forma, ossia se in capsule o compresse, entrambe destinate all’assunzione orale. Quale delle due sarà la migliore?
In qualità di esperti di rimedi naturali ti rispondiamo che la forma migliore per un integratore, specie se naturale, è quella in capsule (e rigorosamente di origine vegetale!) e ora ti spieghiamo perché.
QUALI SONO PIù SICURE?
Gli integratori alimentari, secondo quanto affermato dalla direttiva 2002/46/CE attuata con il decreto legislativo 21 maggio 2004 n. 169, sono:
“prodotti alimentari utilizzati per integrare l’alimentazione e rappresentano una fonte concentrata di sostanze nutritive, tra cui vitamine, minerali o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate“.
Nonostante agli integratori alimentari non siano riconosciute le proprietà terapeutiche di un farmaco, è ormai appurato dalla stessa scienza che la loro assunzione – quando fatta con cognizione di causa e sotto consiglio di personale qualificato – può contribuire in maniera notevole al mantenimento dello stato di benessere generale e allo svolgimento delle normali funzioni dell’organismo.
Ecco qualche esempio.
Secondo studi clinici1 la Monakolina K, estratta dal riso rosso fermentato, ha un meccanismo di azione simile a quello delle statine di sintesi e la sua assunzione può contribuire al mantenimento dell’equilibrio dei livelli di colesterolo nel sangue.
Mentre il D-mannosio, uno zucchero semplice estratto dalla Betulla, si è dimostrato di grande aiuto per contrastare in modo efficace e naturale gli episodi di cistite e di infezioni del tratto urinario, specie se ricorrenti2.
Per non parlare poi dell’azione positiva degli antiossidanti, come la Vitamina C e la vitamina E, fondamentali per proteggere l’organismo dallo stress ossidativo e dai processi infiammatori che ne conseguono, spesso alla base di disturbi di varia entità, alcuni anche gravi.
Ora però devi sapere che l’efficacia di queste vitamine ed estratti naturali è legata alla perfetta conservazione delle loro proprietà e principi nutritivi, condizioni che le compresse, ahimè, non sono sempre in grado di mantenere, mentre le capsule sì.
Questo accade perché la compressa, come suggerisce il nome stesso, viene creata dalla compressione della miscela delle sostanze attive ed estratti naturali che ne compongono la formula. Una compressione, tra l’altro esercitata a una pressione elevatissima (fra le 3 e le 35 tonnellate!), che associata alle velocità di lavorazione delle macchine, può sviluppare temperature così elevate da degradare gli elementi più delicati a livello termico, specie quelli naturali e quindi diminuirne l’efficacia.
In più, dato che nella stragrande maggioranza dei casi le sostanze attive (polveri di erbe, estratti secchi o altro) che compongono l’integratore non hanno le proprietà fisiche adatte a “tenere insieme” – in gergo tecnico si dice “agglomerare” – in modo stabile la compressa ottenuta, bisogna ricorrere ad eccipienti inerti, ossia che non possiedono alcun tipo di proprietà. Questi eccipienti sono necessari a dare alla compressa forma, compattezza ed evitarne scheggiature, friabilità, sbriciolamenti e rotture.
Per ottenere ciò, e cioè una compressa stabile e che non subisca nel tempo degradazioni meccaniche (pensa dentro un flacone), la quantità di eccipienti utilizzata è solitamente molto alta, fra il 50% e il 70% e quindi molto più elevata di quella degli estratti naturali presenti all’interno della compressa!
Quindi, ciò significa che quando compri un integratore in compresse alla fine assumi molto più eccipiente inerte rispetto ai principi attivi funzionali, estratti naturali o vitamine.
Per non parlare poi dello zucchero o altri dolcificanti che vengono utilizzati per dare alle compresse un sapore gradevole.
Non sono presenti coloranti sintetici, leganti o dolcificanti
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Perché anche le capsule non sono tutte uguali ?
Fonte: https://blog.salugea.com/